Il fotografo rovina molte cose, ma un book è un’esperienza personale.
Una cosa speciale che possiamo usare a nostro favore in ambito lavorativo, oppure che possiamo fare solo perché ci fa piacere farla.
Non pensare che ciò che ti propone il fotografo sia sempre l’unica opzione… Non lo è! Sei tu che paghi e quindi tu che puoi decidere che foto portarti a casa.
Ovviamente il fotografo è giusto che dia consigli sulla buona riuscita di un progetto… magari può consigliare una location simile o un momento del giorno sin cui la luce è migliore. Di certo però non può dirti come vestirti e cosa fare!
Sembra che non ci sia mai nessuno che voglia fare qualcosa di diverso, di particolare o speciale! E se io volessi prendere spunto da Audrey Hepburn e fare un book fotografico “colazione da Tiffany”?
In generale, nella vita intendo, cerchiamo sempre di differenziarci da gli altri e di essere unici.
Questo concetto può essere assolutamente applicato anche a un book fotografico!
Se vedi che alle tue richieste semplici e innovative (come può essere un cambio di setting o l’utilizzo di oggetti) il fotografo storce il naso…
Non scendere a patti, trova un altro fotografo! Il book è il tuo, i soldi sono i tuoi!
Accetta dei no solo se il fotografo da motivazioni tecniche per cui magari fare foto in quel posto non è possibile (magari c’è poca luce naturale)!
Beh, comunque hai capito no? Il book fotografico è il tuo e ti deve rappresentare!
Avevi già qualche idea per le tue foto?
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